La realizzazione di un sogno

La storia di Ambra Sabatini è una storia di grande coraggio, che narra di una guerriera capace di reagire con forza di fronte alle difficoltà della vita. Ambra Sabatini è una ragazza come tante altre, con una grande passione: l’atletica leggera ed in particolare la corsa dei 100 metri. Nata nel 2002 a Livorno e cresciuta a Porto Ercole, sin da bambina praticava attività sportiva, dapprima pattinaggio, poi pallavolo, per approdare infine nell’atletica leggera come mezzofondista. La sua vita è cambiata a giugno del 2019. Mentre si stava recando ad un allenamento di atletica a Grosseto, lo scooter su cui viaggiava insieme al padre è stato investito da un’automobile. In seguito all’incidente, alla ragazza è stata amputata la gamba sinistra sopra il ginocchio. Ambra è sempre stata intraprendente, coraggiosa, forte e decisa e ha dimostrato la sua grande tenacia anche in quella circostanza. Ha vissuto momenti di grande sconforto, ma poi ha saputo reagire e ha capito che avrebbe potuto ricominciare a correre seppur con “strumenti” e modalità diverse. Ha così ridisegnato i suoi obiettivi e ha progettato la sua “nuova vita”.

Ambra si è dimostrata una ragazza coraggiosa e matura, piena di ambizione, in grado di prendere in mano la sua vita. Dopo la riabilitazione, ha gareggiato prima nei campionati italiani paraolimpici, arrivando poi a competere nel Grand Prix di Dubai, in cui ha corso i 100 metri piani in 14”59, registrando così il nuovo record mondiale paraolimpico, che le ha permesso di qualificarsi ai Giochi paraolimpici di Tokyo del 2020. Ambra è stata la prima atleta mondiale a scendere sotto i 15 secondi. Proprio durante le Olimpiadi, ha vinto la medaglia d’oro e ha battuto il record mondiale con un tempo di 14”11, precedendo le connazionali Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto. Sabatini ha vinto con qualche metro di distacco, guadagnandosi così l’oro.  Il suo sogno di arrivare alle Olimpiadi è diventato così realtà.

Grazie alla sua forza e al suo coraggio, Ambra è diventata un esempio di resilienza per tanti ragazzi. Non solo si è ripresa e ha ricominciato a gareggiare, ma ha iniziato a vivere una nuova vita all’insegna del sorriso. Perché come lei stessa dice: “Spesso i limiti che ci poniamo sono costruiti dalla nostra mente”. Sicuramente la ritroveremo nei prossimi Giochi paraolimpici estivi, che si terranno a Parigi dal 24 agosto al 5 settembre 2024.

GIULIA VERZULLI

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