Un luogo che tutti consideriamo nostro. Ma lo è veramente?

Cosa sono i social? Potrei dirvi che sono portali web creati per far interagire gli utenti ma credo che questa sia solo la definizione oggettiva di questa grandissima, o per meglio dire, incontrollabile invenzione.

Che cosa sono per noi i social media? Rispondere a questa domanda è facile: sono i nostri migliori amici. Ci danno il buongiorno e la buonanotte. Chi non apre Instagram o Tik Tok appena sveglio? Chi non guarda qualche storia? Chi dopo pranzo o dopo cena non naviga sui social? Insomma, un’abitudine, qualcosa che noi facciamo automaticamente e, quando non ne abbiamo la possibilità, ne abbiamo bisogno, ne sentiamo la mancanza. Magari dovrei chiamarla dipendenza. Infatti, come afferma Shoshana Zuboff ,“i social media si appropriano dell’esperienza umana usandola come materia prima da trasformare in dati comportamentali. Si tratta di un mercato mai esistito prima e lo dimostra il fatto che le aziende Internet sono le più ricche nella storia dell’umanità. Sanno se le persone sono tristi, se guardano le foto dell’ex fidanzato, con chi interagiscono o vorrebbero interagire. Hanno più informazioni di noi di quanto si sia mai immaginato nella storia”. Cosa vogliono da noi i social media? La nostra attenzione; un business funziona se è interessante, se è visualizzato e approvato da più persone. Esiste un principio in economia: quando non compriamo un prodotto, il prodotto siamo noi. Il prodotto è la nostra attenzione.

Ad oggi si pensa che il problema sia la tecnologia, ma io non credo; il problema è l’utilizzo che ne facciamo.

Spesso ci sentiamo dire che gli algoritmi del web ci controllano più di quanto noi controlliamo loro, ma noi capiamo realmente il significato di questa affermazione? E’ questa la domanda principale che si è discussa in “The social dilemma”, il documentario Netflix che ha suscitato tanto scalpore ma, in fondo, ci ha solo ribadito ciò che noi sapevamo già. In fondo, ci ha intimorito, anche se noi ne eravamo consapevoli. Come ha affermato Chiara Buoncristiani: “Credevamo ancora di essere padroni in casa nostra”. Quindi, cos’è che noi non sappiamo sui social media? E’ questa la vera domanda a cui sembra nessuno voler rispondere. Forse è perché noi già sappiamo tutto, ma non vogliamo ammetterlo o non riusciamo ad ammettere?

VITTORIA D’AMATO

Di admin