Juventus-Porto 3-2. La squadra di Andrea Pirlo è uscita per l’ennesima volta consecutiva dalla corsa per la Champions. Ebbene s. i, purtroppo i ragazzi bianconeri hanno fallito ancora una volta un’impresa che almeno sulla carta si dimostrava possibile. La Juventus stavolta aveva tutte le carte in regola per rimontare il risultato non ben digerito dell’andata, terminato a favore per i padroni di casa portoghesi per 2-1. Tutti i telespettatori, juventini e non, hanno potuto assistere da casa (ricordiamo per causa Covid-19) a una partita avvincente disputatasi allo Juventus Stadium di Torino, che si è prolungata fino ai supplementari e che ha visto affrontarsi due squadre molto ostiche: da una parte la temibile e dura da abbattere formazione trascinata dal bomber Cristiano Ronaldo (privo di una prestazione all’altezza per tutta la serata), dall’altra la formazione ospite del furbo e più tattico Sergio Conceiçao. La Juventus, che in campionato in questo momento proviene da un buona serie di risultati utili, scende in campo con una mentalità abbastanza assente e non riesce per tutto il primo tempo ad imporsi sugli avversari che, sfruttando un’ingenuità del giovane Merih Demiral, aprono le danze con un ottimo Sergio Oliveira su calcio di rigore al 18’ minuto, migliore in campo per gli stranieri. Uno strepitoso Chiesa, protagonista assoluto della serata, al 49’ minuto e un doppio giallo sciocco durante la ripresa dell’attaccante iracheno Taremi al 54’ concede però alla Vecchia Signora di perdonare i propri tifosi e nuovamente Chiesa ne approfitta di testa per ripristinare definitivamente gli equilibri siglando una doppietta. Il match da qui in poi sarebbe dovuto procedere in discesa per gli italiani, a cui sarebbe bastato un solo goal per passare il turno, ma sprecano molto e non concretizzano, trascinando la partita verso i supplementari. La stanchezza si fa sempre più presente e solo al 114’ Sergio Oliveira riesce a evitare un ulteriore allungamento della partita ai calci di rigore, spiazzando Szczesny su un calcio di punizione dal limite. Con cinque minuti mancanti al fischio finale, la Juve avrebbe dovuto segnare 2 goal e a riaccendere le speranze è un discreto Rabiot di testa con assist del subentrato Bernardeschi da calcio d’angolo appena 2 minuti dopo, ma non sufficientemente da poter raggiungere i quarti di finale. Nel post-partita, in conferenza stampa, Pirlo, nonostante l’esito negativo della partita, si dimostra abbastanza ottimista di fronte ai microfoni e spiega gli errori tattici commessi dai suoi giocatori, mentre l’ex laziale Conceiçao non riceve domande e di conseguenza si dedica ai festeggiamenti detenendo il record della conferenza stampa più breve nella storia della Champions, durata soli 50 secondi. Passo falso dunque molto pesante per il club torinese, che per la terza volta di fila viene esclusa dalla competizione da squadre alla portata come Ajax, Lione e appunto Porto. Già alle prese di una stagione non facile che potrebbe interrompere la striscia consecutiva di ben 9 scudetti, adesso per i ragazzi di Agnelli non resta altro che concentrarsi sul campionato e sulla finale della Coppa Italia che si terrà contro l’Atalanta mercoledì 19 maggio allo Stadio Olimpico di Roma.

Daniele Cavuto

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