L’abito bianco, la torta a tre piani, il duetto al pianoforte, gli scherzi con gli amici. Silvio Berlusconi e Marta Fascina hanno coronato il loro sogno d’amore. Con una cerimonia che assomiglia molto a un matrimonio, ma che non era un matrimonio. Dicono che tra i due ci sia una sorta di contratto, stipulato davanti a un notaio. Ma all’anagrafe non risultano marito e moglie. Questo per la dura opposizione dei figli. Si sono scambiati una “promessa d’amore”. Una cerimonia organizzata come un matrimonio vero e proprio, con abito bianco, fiori, scambio delle fedi e torta nuziale. Ma senza valore civile o giuridico. Della cerimonia si parlava da settimane. Sia perché è stata preceduta da tensioni e disaccordi nella famiglia Berlusconi, sia per i suoi significati politici. Fascina, che ha 32 anni (53 in meno di Berlusconi), è in parlamento dal 2018 e sta con Berlusconi da tre anni. Inizialmente era stato Berlusconi a chiarire che non ci sarebbe stato alcun matrimonio, scelta che secondo alcuni era stata proprio la conseguenza riguardo il fatto di far rientrare Fascina nell’asse ereditario. Alla fine alla cerimonia sembra non ci fossero tutti: secondo le cronache dei giornali era assente Pier Silvio Berlusconi, figlio della prima moglie di Berlusconi. Avrebbe preferito evitare eventi affollati a causa del coronavirus. Tra le persone invitate l’unico leader del centrodestra era Matteo Salvini. Ma non sembra che la cosa sia piaciuta molto a Giorgia Meloni. A un certo punto della cerimonia Salvini è stato chiamato da Berlusconi accanto a sé. Il leader di Forza Italia, davanti a tutte e a tutti, ha dichiarato che Salvini «è l’unico leader vero che c’è in Italia, lui è sincero, lo ammiro e gli voglio molto bene. È una persona sincera». Le parole di Berlusconi sono state definite «un’incoronazione» da diversi giornali, e sono emerse reazioni piuttosto contrariate, alcune anche preoccupate. Qualcuno spiegò che quello di Berlusconi è stato un modo per far sentire a proprio agio l’ospite, ma nulla di più. Quella di Berlusconi a Salvini era una attestazione di amicizia, non c’era una logica di partito e che quanto accaduto non cambia nulla nella linea di Forza Italia. I commenti di Salvini alle parole di Berlusconi hanno comunque messo al centro lo scenario politico, più che quello privato. Giorgia Meloni esclusa dalla cerimonia, non ha invece commentato, ma le parole di Berlusconi per Salvini la lasciano indifferente e sono gli elettori a determinare le leadership, non le dichiarazioni fatte durante una festa.» Una riconciliazione fra Meloni e gli altri dirigenti del centrodestra sembra molto difficile e il mancato invito di Meloni al “non matrimonio” di Berlusconi rischia di scavare un solco ancora più ampio.

GIULIA CAPORRELLA

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