di GIULIO GIGANTE
Oltre 30 nazioni chiedono l’esclusione degli atleti russi dalle prossime olimpiadi. Dopo la non ammissione alle varie competizioni internazionali di atleti russi e bielorussi, il Cio, Comitato Olimpico Internazionale, ha ipotizzato la partecipazione di questi ultimi, sebbene nella forma di atleti neutrali, alle olimpiadi del 2024 che si disputeranno a
Parigi. Ma ciò è assai improbabile dal momento che vengono comunque sostenuti dal punto di vista finanziario, e non solo, dai rispettivi paesi di appartenenza. Tale ipotesi ha indignato la comunità olimpica. Zelensky sostiene che finché l’invasione dell’Ucraina non sarà cessata, le precedenti decisioni del Cio non dovranno essere soggette a mutamenti e in caso contrario, lo stesso presidente chiederebbe a gran voce il boicottaggio delle Olimpiadi. A sottoscrivere la missiva vi sono Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Canada, Germania e anche l’Italia, stati le cui federazioni hanno portato alle olimpiadi più di un quinto di tutti gli atleti presenti a Tokyo 2021. Ecco le parole riportate nel recente comunicato congiunto di suddette nazioni: “La situazione in Ucraina continua a peggiorare e dunque non c’è ragione perché il Cio riveda la sua precedente sospensione.” Se davvero la partecipazione degli atleti russi e bielorussi è così importante, le nazioni di origine possono agevolare il loro ritorno ponendo fine alla stessa guerra di cui sono promotori.