Il Brasile ha ormai toccato il fondo. La necessità di affrontare molteplici problemi di natura medica ed economica senza poter più rimandare si è purtroppo concretizzata nelle “favelas” brasiliane nelle ultime settimane, a causa del notevole aumento di contagi di Covid-19. I cittadini della regione sudamericana, a causa delle pessime condizioni igieniche, di un governo abbastanza instabile e della carenza di vaccini efficaci è sprofondata in una situazione di genere nazionale ad oggi inammissibile, toccando addirittura 70.000 contagi e 3.000 morti quotidiane su una popolazione di circa 210 milioni di persone. Esternamente il tutto appare degenerato nel caos totale, con medici e ospedali allo stremo, bare e cimiteri insufficienti a tal punto da essere costretti a bruciare le salme innocenti: un dramma troppo grande per essere vero. Il governo, resosi conto della gravità dell’epidemia, ha chiesto aiuto al mondo intero, chiedendo a tutti i Paesi dosi extra di vaccini per la popolazione brasiliana. Nella speranza che le condizioni climatiche concorrano al rallentamento dei contagi, il tutto fa scalpore nel mondo. Fortunatamente, nelle notti recenti un volo proveniente dagli Stati Uniti è riuscito ad introdurre nel Paese in grande difficoltà un lotto di vaccini Pfizer conservati a temperatura -70°C, la cui somministrazione è stata promessa ai cittadini entro la fine di maggio. Nel frattempo, il Ministro della Salute brasiliana, Marcelo Queiroga, ha denunciato pubblicamente l’attività insistente di alcuni piccoli gruppi locali di negazionisti, affermando di essere stupito di come, a quasi metà 2021 e da oltre un anno abbondante dall’inizio della pandemia, possano ancora esistere persone che rifiutano di vedere la realtà. Infine, almeno per limitare e arginare il più possibile i danni di questa malattia, molti comuni hanno deciso di estendere e confermare tutti i provvedimenti e le normative legate alla prevenzione della diffusione del virus, quali ad esempio la chiusura di locali non essenziali, un coprifuoco nazionale dalle 23 alle 5 di notte e un divieto di transito pedonale in luoghi troppo frequentati come le spiagge. L’Italia, secondo alcune indiscrezioni non confermate, sarebbe disposta nei prossimi giorni ad aiutare i brasiliani, con la donazione gratuita di alcune dosi extra di vaccini. Ma basterà la solidarietà internazionale?

Daniele Cavuto

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