Lo sport, a partire dagli anni ’70 in poi, si è sempre più evoluto fino a diventare oggi una delle attività preferite dei giovani e non solo e ha assunto un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni della maggior parte delle persone nel mondo. Le sue origini sono addirittura da ricercare indietro nel tempo, quando, soprattutto in ambito greco e nell’impero romano, si svolgevano numerose attività fisiche, a volte con fine ludico, che però erano ancora riservate ad una piccolissima parte della popolazione. Furono proprio i romani a coniare il famoso motto latino: “Mens sana in corpore sano”, ossia mente sana in un corpo sano. E pensare che la prima ufficiale edizione olimpionica si tenne, secondo alcune fonti, nel 776 a.C. in Grecia, con alcune discipline che ancora oggigiorno sono praticate, tra cui il lancio del disco e la staffetta. Capiamo bene che in determinati momenti e contesti storici lo sport è stato considerato davvero come uno stile di vita da seguire. E’ ancora oggi così? In Italia possiamo ancora vantarci di seguire questo stile di vita? Fortunatamente sì. I dati Istat del nostro Paese relativi agli ultimi due decenni, resi pubblici dal Coni, lasciano ben sperare, esplicitando che ogni anno si verifica un aumento del numero di persone praticanti in maniera attiva e costante sport di qualsiasi tipo. Pare che nel 2019 il 35% della popolazione con più di 3 anni di età abbia praticato almeno uno sport nel tempo libero, il 26,6% in maniera continuativa e l’8,4% saltuariamente. Si tratta di dati positivi non trascurabili, tenendo conto anche di tutte le persone adulte e anziane. Ci sarebbero anche da citare però gli effetti negativi scatenati dalla pandemia in corso, che purtroppo hanno inciso sul mondo dello sport e soprattutto tutte le persone aventi precise abitudini fisico-sportive, che siano atleti professionisti o no. Al riguardo non sono ancora state eseguite indagini nel campo, ma si presume che vi sia stato un drastico calo e quindi si potrebbe anche prevedere un aumento del numero di persone in sovrappeso o con problemi fisici e/o alimentari. Per alcuni adolescenti in questo periodo buio lo sport, seppur con molte limitazioni, potrebbe rappresentare l’unica o una delle poche vie di fuga dallo stare da soli o dalla noia generata in casa, diventando quindi non solo un’ancora di salvataggio per molti, ma anche un’occasione per socializzare con i propri coetanei. Garantire benessere fisico e mentale è scientificamente provato che porti solo giovamenti sulla persona, sul corpo e sull’umore.
Daniele Cavuto