“Quello che siamo destinati a diventare, nella nostra vita, è qualcosa che dobbiamo risolvere e comprendere da soli. Sono convinta che noi donne spesso tendiamo ad andare fuori strada perché il nostro istinto ci porta a comportarci o ad adattarci in base alle aspettative della società. Può essere difficile trovare il tempo per chiederci chi vorremmo essere davvero – e ciò che pensiamo non è sempre approvato o accettato dagli altri. Se solo imparassimo ad ascoltarci, ecco che potremmo scegliere di andare avanti, per imparare e cambiare.” Parola di Angelina Jolie. Nata a Los Angeles il 4 Giugno 1975, era una bambina straordinaria che da grande non si sarebbe mai immaginata di diventare la regina dello schermo mondiale. Nell’ultima settimana ho avuto l’onore di conoscerla e intervistarla; mentirei se vi dicessi che non è stato un piacere chiacchierare con lei.

Come stai vivendo la pandemia?
“Penso che, come la maggior parte delle famiglie, abbiamo dovuto fare i conti con questa realtà, ma naturalmente c’erano altri eventi nella nostra vita quotidiana. Il lockdown è iniziato quando Zahara(sua figlia) era appena uscita dall’ospedale, eravamo così felici che stesse bene che siamo entrati in isolamento con uno stato d’animo diverso. Ma poi ci sono stati anche altri eventi: Pax (suo figlio) ha iniziato l’ultimo anno di scuola, ma non può godersi tutto quello che significa essere all’ultimo anno; Zahara ha preso la patente e ha fatto il test con l’esaminatore in tuta di protezione e con le mascherine. Non è come ti immagini quei momenti.”

So che stai attraversando situazioni difficili. Potresti dirci qualcosa sulla tua relazione attuale con Brad Pitt?
“Sono vincolata al silenzio. Ho avuto paura per la mia famiglia. Per tutta la mia famiglia. Non sono il tipo di persona che prende alla leggera certe decisioni. Mi ci è voluto molto per arrivare a maturare l’idea di separarmi dal padre dei miei figli”.

Essendo un’attivista per i diritti umani, come è il tuo rapporto con l’Onu?
“Ho un rapporto di amore-odio con l’Onu. Mi piace quando troviamo soluzioni pratiche per proteggere chi ha più bisogno. Quello che detesto è la scarsa attenzione che i governi mostrano nel cercare di risolvere a monte i motivi per cui la gente è costretta a fuggire. Detesto quando non vengono difesi i diritti di tutti allo stesso modo. E anche quando sento che, invece di incoraggiare le persone e i Paesi a essere indipendenti, i governi sembrano trarre vantaggio dal fatto che siano impotenti”.

Ed ora, un consiglio per i nostri lettori: come fai a superare i momenti difficili?
“Abbiamo tutti momenti nella nostra vita in cui ci sentiamo a pezzi, e io ero in un periodo del genere fino a non molto tempo fa. Ho vissuto certe cose che mi hanno fatto sentire. Sai, è difficile parlarne onestamente, ma tutto era opprimente e io mi sentivo distrutta. Mi sono sentita così molte volte nella mia vita. Succede che senti di voler nasconderti sotto le coperte e non sei più sicura di cosa ti è rimasto dentro.”
Sono completamente d’accordo: con il tempo il dolore sparirà e di quella ferita che ci sembrava immensa rimarrà solo la cicatrice. Spesso si dice che specchiandosi nelle donne che ci hanno preceduto possiamo vedere la parte di noi stesse di cui prenderci cura; è grazie al loro coraggio che otteniamo la fiducia necessaria per poter cambiare il mondo ma io credo che è grazie alle donne come Angelina Jolie, tutte quelle anonime e conosciute storicamente che riusciamo a capire cosa siamo destinate a diventare, ascoltandoci ma anche ascoltandole.

VITTORIA D’AMATO

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